Caravaggio

Salomè con la testa del battista 1607

questa tela viene ritrovata nel 1959, sono stati effettuati molti studi che hanno portato a credere che l'autore fosse Caravaggio, se si vuole collocare questo dipinto in un preciso periodo della vita del pittore, molto probabilmente appartiene al periodo successivo alla sua permanenza a Malta, recatosi li per sfuggire a variati problemi.

Questa tela si presume possa essere un dono da parte dell'artista al Gran maestro dei cavalieri di Malta per farsi perdonare dagli ulteriori problemi causati li, che portarono alla sua espulsione. 

D'altro canto altrettanti studiosi sostengono che il quadro inviato al gran maestro dei cavalieri, sarebbe la versione madrilena della Salomè con la testa del Battista e non quella di Londra. 

I protagonisti sono 3: Salomè con un vassoio sul quale è posata la testa del Battista, una donna anziana identificabile come Erodiade, moglie di Erode madre di Salomè e a destra il Boia, che tiene tra i capelli mozzata del santo. 

Salomè è raffigurata con lo sguardo rivolto dalla parte opposta della testa mozzata, come fosse disgustata da quella scena e dall'atto commesso. 

Erodiade invece viene raffigurata intenta nell'osservare quasi compiaciuta la testa del santo, tanto che si dica nell'antico testamento che sia stata proprio lei ad ordinare a Salomè di chiedere ad Erode la testa del Battista. 

Un ruolo molto importante nel dipinto lo ha il boia in quanto il suo volto viene già usato dal pittore durate il suo periodo di permanenza a Napoli, per rappresentare l'aguzzino nella Flagellazione di Cristo, esistono due dipinti di Salomè, uno di questi conservato al National Gallery di Londra. 


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