Romanticismo
Non esisteva e non nacque mai un vero e proprio manifesto dell'arte romantica, ed infatti, le caratteristiche romantiche dell'arte vennero rintracciate dai vari studiosi attraverso accurate analisi di comuni elementi, e di conseguenza, non vennero enunciate dagli stessi artisti nei loro quadri romantici.
Secondo le idee romantiche, o meglio, secondo la concezione generale del Romanticismo, la natura era il motore principale della realtà, in grado di fornire immagini all'uomo, le quali che portano a due importanti sentimenti: il pittoresco ed il sublime.
Le rovine in inglese ebbero una grande importanza, poiché trasmettevano allo spettatore la sensazione dello scorrere del tempo e rappresentavano un segno tangibile delle civiltà del passato, e, nello stesso tempo, della potenza distruttiva del tempo sulle creazioni dell'uomo; in sintesi, per i romantici, le rovine (che fossero vere o finte) risultavano essere molto più interessanti ed emozionanti di un edificio conservato perfettamente nel corso dei secoli.
Nell'arte romantica, così come accadde nel romanticismo letteratura ed il romanticismo musica, la passione e la forza sentimentale dell'uomo costituivano un punto irremovibile: il romantico, era sempre alla ricerca delle tenebre, del mistero, delle sensazioni coinvolgenti e drammatiche.
L'uomo, assetato costantemente di novità e di emozioni forti, nella vita, tendeva agli eccessi che poi si estesero anche nel mondo dell'arte.

La libertà che guida il popolo- Eugène Delacroix
La libertà che guida il popolo si può considerare la prima grande opera figurativa che rappresenta la passione politica del popolo e della borghesia francese. Il dipinto si riferisce infatti all'episodio chiamato "Le tre gloriose giornate" del 1830, quando i parigini insorsero contro il re Carlo X. Il dipinto (260 x 325) è un'opera che racconta la passione politica del popolo attraverso la figura di Marianne, simbolo della Rivoluzione francese.
La rappresentazione di una romantica fantasia di uguaglianza e libertà. Ispirato dalle opere di Goya e Gericault, Delacroix dipinge su tela una sollevazione popolare. Il popolo parigino è raffigurato, con le armi in mano, durante la sua marcia al seguito di una donna, Marianne, che sventola la bandiera francese.
Circondata da una moltitudine di insorti e soldati morenti, Marianne è allegoria della libertà. Si erge trionfante e impetuosa, con i seni scoperti, avvolta soltanto da un cono di luce abbagliante. Indossa abiti contemporanei e un berretto frigio, simbolo dell'idea repubblicana già nel 1789. Marianne è colta nell'attimo in cui avanza sicura sulla barricata, sventolando con la mano destra il Tricolore francese e impugnando con l'altra un fucile, a suggerire la sua diretta partecipazione alla battaglia.
I colori scuri dell'opera, sono stemperati dalla luminosità dei tre colori repubblicani (blu, bianco, e rosso), che dalla bandiera sventolata dalla Libertà si irradiano in tutta la scena, dalle cinture ai berretti, dalle vesti al sangue.